Soul Eater IF

Un’anima forte risiede in un corpo forte e in una mente forte.
#1: Che succede quando è però l’anima il problema? (1/3)

…

[Una voce elettronica iniziò a leggere un file, udito solo dalle orecchie di un uomo sulla trentina, con i capelli bianchi,
corti e dritti, e piccoli occhiali da sole, con lenti rotonde, a coprire gli occhi]


Computer- Kokuro Ichigawa. Altezza: 167cm. Peso: 62kg. Età: 14 anni. Tipologia: Meister.



Segni particolari: dopo le vicende legate al documento confidenziale AH7/413,
non è ancora in grado di sincronizzarsi con un’arma, anche se in precedenza ne aveva la capacità.
Se entro il prossimo mese non sarà in grado di compiere di nuovo la sincronizzazione,
verrà inserito nel programma NOT.

???- È ora di iniziare l’esperimento n.217…

…

[Il giorno dopo, mattina, ore 6:30]

Kokuro- Ti prego, Shino, fammi riprovare…



Shino- È inutile, è già la decima volta stamattina. Mi cercherò un altro Meister. Ormai il professor Nang Gun già lo sa, e mi ha trovato un sostituto.
La ragazza bionda lasciò lì, all’ingresso dell’Accademia Shibusen, il giovane Kokuro, con un’espressione triste stampata in faccia.

[Una voce, la stessa dell’uomo che leggeva i file di Kokuro la sera prima, irruppe improvvisamente nella mesta atmosfera della testa del ragazzo]

???- Certo che dev’essere deprimente non riuscire più a sincronizzarsi alla lunghezza d’onda di un’arma nuova, eh? Vieni con me, è la tua ultima possibilità.

[Kokuro si girò di scatto, incuriosito dalla voce sconosciuta: l’uomo, dietro di lui, non era fra le sue conoscenze.]

Kokuro- Mi scusi, ma chi è lei?

???- Già, che sciocco, non mi presento mai… Sono il dr.Z, e se vuoi ancora restare in questa scuola, devi seguirmi ora.

[Il giovane, desideroso più di ogni altra cosa di far parte dell’Accademia, soprattutto dopo ciò che era successo meno di sei mesi prima, non poté far altro che seguirlo.]

…

[Circa dieci minuti dopo, in una zona periferica della città, il dottore e Kokuro arrivarono a uno stabilimento un po’ vecchiotto, ma che non sembrava proprio abbandonato del tutto. L’uomo infilò una mano nel camice che indossava, tipo quello del classico scienziato (pazzo?), e tirò fuori una chiave, aprendo una porticina sulla sinistra di quello che doveva essere l’ingresso degli automezzi. Dentro si sentivano solo cigolii, per il momento, ed era buio.]

Dr.Z- Aspetta, vado ad accendere la luce…



[Kokuro stava lì ad aspettare, e qualche secondo dopo la luce improvvisa mostrò una serie di impianti fantascientifici, tutta roba che lui non riusciva a comprendere, e non era stupido, ma non ci capiva molto di tecnologia avanzata…
Il dr.Z arrivò saltellando, e sembrava di ottimo umore…]

Dr.Z- Andiamo, seguimi!

[Kokuro lo seguì, chiudendo la porta dietro di sé, ma aveva una sensazione strana, da quando i macchinari erano stati avviati. Non sapeva perché, ma era come se quella sensazione gli facesse venire in mente qualcosa che aveva già provato, ma che ora aveva quasi dimenticato del tutto…]
Kokuro- Dove siamo? Che posto è questo?

Dr.Z- Una domanda per volta, per favore… [sorrise] … Questo è un impianto per l’analisi ad alta definizione di Meister e Armi, in grado di trovare anomalie nel corpo e nell’anima di chi viene analizzato. Ti prego, ora entra qui dentro.
[Il dr.Z aprì quello che sembrava uno strano macchinario molto stretto, il giovane dai capelli neri capì che doveva starci in piedi.]

Kokuro- O-ok…

[Dopo che il ragazzo entrò, il dottore chiuse dietro di lui la camera, e raggiunse pochi metri più in là una specie di postazione di controllo piena di tasti luminosi e colorati, tutti diversi.]

Dr.Z- Avvio dell’esperimento n.217. Analisi Trimurti del soggetto, Kokuro Ichigawa.

[Dopo alcuni minuti, in cui varie luci, all’interno della camera stagna, continuarono a “sondare” (?) Kokuro, una macchina cominciò a elaborare, sulla destra del pannello con cui trafficava fino a pochi momenti prima, il dottore. Degli schermi si accesero di molte luci, ma da quella distanza Kokuro non riusciva a vedere un granché.]


Dr.Z- Incredibile… allora è per questo che non ci riesce… devo chiamare subito il n.003, credo che sia il più adatto… Kokuro, esci pure da lì!
[Il Dr.Z premette un pulsante, e aprì la macchina in cui si trovava il ragazzo, che uscì dirigendosi verso lo schermo dove stava guardando ora l’uomo: non ci capì nulla, come era facile immaginarsi; c’erano solo tre schemi sovrapposti di quello che in teoria era il suo corpo, con varie annotazioni e diagrammi a torta di cui non conosceva il senso. ]

Kokuro- Mi scusi, dottore, e ora?

Dr.Z- Ora tornatene a casa, è ora che tu vada a letto. Domani ti faccio sapere meglio cosa dovrai fare per allenarti in una Soul Resonance come si deve.

Kokuro- Ma come a letto? Saranno sì e no…

[Il ragazzo si interruppe, guardandosi l’orologio da polso: erano le undici di sera passate! Ma per lui erano passati sì e no cinque minuti! Com’era possibile?!]
Kokuro- Ma che è success-?
Dr.Z- Mi dispiace, ma è meglio se vai a dormire ora. Se sarà necessario, ti spiegherò tutto domani.
[Il ragazzo non poté far altro che avviarsi verso casa. Uscì dal laboratorio, e s’incamminò verso la strada che portava alla propria casa. Non voleva tornare lì, e preferiva starci il meno possibile, soprattutto dopo che “quello” era accaduto. Da allora, la sua pelle, generalmente bianca, aveva come una “cicatrice” su metà volto, che mostrava una pelle molto più scura. E l’occhio, da quella parte del viso, aveva cambiato colore: prima nero, come l’altro, era ora di un grigio molto chiaro, quasi bianco, ma non per questo era cieco, anzi ci vedeva benissimo.


Una strana sensazione gli fece alzare gli occhi: un tizio con il cappuccio di una felpa sollevato a coprire metà volto, davanti a lui, si era fermato in mezzo alla strada, non appena Kokuro lo aveva notato. Subito, mutò la mano destra in quella che doveva essere la punta di una falce nera.
Scattò in avanti, in direzione di Kokuro, che fece a malapena in tempo a prendere il tonfa che teneva sempre dietro la schiena per difesa, e metterlo in posizione di parata.]