Il Maneki neko, gatto porta-fortuna

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    Il Maneki neko letteralmente "gatto che chiama" (ma anche noto come "gatto della fortuna" o “gatto del denaro”) è la popolarissima scultura giapponese di porcellana raffigurante un simpatico gattino con la zampetta alzata che si ritiene porti fortuna a chi la possiede.

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    La razza di gatto generalmente rappresentata è il bobtail giapponese. La statuetta viene esposta in ristoranti, negozi, sale da gioco e serve ad attirare clienti e denaro; questo dipende da quale zampa è alzata: se la sinistra i primi, se la destra il secondo.
    La mossa del gatto potrebbe, alla vista di un Occidentale, sembrare di saluto. In realtà il cenno della mano alzata, con palmo verso l’esterno e le dita piegate ripetutamente dal basso all’altro è in Giappone un invito ad avvicinarsi. È opinione comune che più in alto sia la zampa, maggiore sia la fortuna che porta. Quindi la zampa dei Maneki neko ha avuto la tendenza a essere, negli anni, sempre più alta. Pertanto l'altezza della zampa è utilizzata da alcuni come metodo approssimativo per stimare l'età di una statuetta.



    I Maneki neko di solito portano degli accessori al collo, che si pensa risalgano all’usanza delle famiglie benestanti del Periodo di Edo di adornare i proprio gatti. Sono comunemente il collare, un campanello e un bavaglino. Sono inoltre raffigurati con in mano una moneta; di solito una moneta d'oro chiamata koban, usata in Giappone nel Periodo Edo, ovviamente legata al ruolo del gatto nell'attrarre la buona fortuna e le ricchezze.
    Si pensa che il Maneki neko sia apparso per la prima volta verso la fine del Periodo di Edo (1603-1867), ma alcune testimonianze risalgono al 1876, nel Periodo Meiji:, in un articolo di giornale in cui viene menzionato. Le vere origini rimangono però ancora incerte.
    Raffigurazioni di gatti con la zampa alzata sono da sempre presenti in luoghi di culto e case giapponesi, essendo tali animali ritenuti spiriti saggi e portatori di fortuna. Una delle teorie sulla crescita di popolarità dei Maneki neko vuole che nel Periodo Meiji il governo proibì l’uso di talismani sessuali, molto popolari in quell’epoca. Con la scomparsa di tali porta-fortuna, i Maneki neko iniziarono a comparire e a sostituire i talismani sessuali all’ingresso dei bordelli prima, negli altri esercizi commerciali poi.

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    Molti fanno invece riferimento alla somiglianza tra il gesto del Maneki neko e quello di un gatto che si lava la faccia. Un’antica credenza giapponese dice che un gatto che si lava la faccia significa che presto arriverà presto un ospite, quindi clienti nel caso di negozi e ristoranti.
    Le varianti di colore dei Maneki neko sono da attribuirsi alle diverse capacità. Ecco le principali varianti:
    Tricolore: Il colore di base è bianco, con macchie nere e arancioni disposte a caso. Questa colorazione è considerata particolarmente fortunata ed è quella più popolare per i Maneki neko. In Giappone questo colore è chiamato Mi-ke, che significa tre-pellicce (o tri-pelo) e viene probabilmente associato alla sua rarità nei gatti bobtail.
    Bianco: la purezza.
    Nero: Si dice che i Maneki neko neri portino buona salute e tengano lontano gli influssi negativi.
    Rosso: Un colore protettivo che tiene lontani gli spiriti maligni e la malattia.
    Oro: Viene associato con il benessere economico.
    Rosa: il colore popolare associato all'amore.
    Verde: per i riconoscimenti accademici.

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