Capitolo 2 - L'incontro

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    もえてきたぞ

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    La mattina, dopo aver fatto colazione in fretta e furia uscì per andare a scuola, prima però suonò al campanello di casa di Aika e chiederle di fare insieme la strada che porta alla loro scuola.
    « Sei tu Yuu? Un attimo e sono pronta. » disse Aika dalla finestra della sua stanza.
    Qualche secondo dopo Aika era già davanti Yuudai ed entrambi erano pronti per iniziare una nuova giornata scolastica.
    Intanto sul tetto di casa Kudou c'era una persona, una ragazza per la precisione, che stava osservando Yuu dalla notte precedente. La stessa notte in cui lui ha avuto quello strano incubo.
    « Finalmente il quaderno è stato aperto dal Prescelto, non vedevo l'ora di tornare. Ho proprio voglia di tornare a combattere dopo tanti anni di pace. Mi chiedo solo di cosa è capace questo prescelto. » disse a se stessa la ragazza misteriosa.
    Intanto, i due ragazzi stavano continuando la strada che conduceva a scuola e, durante il tragitto Aika vide che Yuu non era in gran forma come al solito.
    « Yuu, stai bene? Non hai una bella cera questa mattina ».
    « Va tutto bene, tranquilla. E' solo che questa notte ho dormito poco a causa di uno strano sogno. ».
    « Strano come? ».
    « Ecco... non so spiegarlo bene nemmeno io. ».
    « Mmm, va bene, l'importante è che stai bene! ».
    Mentre i due stavano camminando all'improvviso Yuu si fermò.
    « Yuu, che hai? Perché ti sei fermato? ».
    « Mi era sembrato... ».
    « Ti era sembrato? ».
    « Nulla, tranquilla, sarà la stanchezza. Forza, camminiamo altrimenti faremo tardi. ».
    Yuu però non era convinto di quello che aveva appena detto ad Aika, infatti dentro di se pensava: ho come la sensazione di essere osservato ma forse è solo una mia sensazione; forse sono ancora turbato a causa del sogno. Devo rilassarmi altrimenti impazzirò.
    I due ragazzi, nel frattempo, arrivarono a scuola e una volta posate le scarpe e messe quelle da interni andarono in aula.
    « Buongiorno Haruo! » disse Yuudai.
    « Buongiorno a te, Yuudai! » , anche Haruo però salutando il suo amico si accorse del suo aspetto non troppo bello così aggiunse: « Ma cosa ti è successo? Hai un aspetto orribile. ».
    « Ti ringrazio per il complimento. Comunque ho avuto una nottata difficile e ora sto morendo di sonno. ».
    « Nagisa, buongiornoooooo! » disse Aika.
    « Buongiorno Aika, oggi mi sembra particolarmente felice. Scommetto che si tratta di Kudou. A proposito di Kudou, vedo che non si regge in piedi? Ma cosa è successo? ».
    « Tranquilla Nagisa, sta bene, ha avuto semplicemente una notte difficile e ora è stanco. E comunque sono solo felice per il semplice fatto di essere stata a cena da lui ieri sera e devo dire che sono stata bene. Era da un po' di tempo che non passavamo una serata insieme. Anche se veniamo tutti i giorni a scuola insieme, passare una serata insieme è diverso. ».
    « Quanto ti invidio, ormai hai trovato l'uomo della tua vita! ».
    « M-m-m-ma la vuoi smettere? N-n-n-non è così! ».
    « Va bene, se lo dici tu. Dovresti solo essere più onesta con te stessa. Prima o poi qualcuna te lo porterà via per sempre. »
    Devo essere onesta con me stessa. Prima o poi qualcuna te lo porterà via per sempre. Queste parole stavano turbando Aika dato che in cuor suo sapeva bene quali fossero i suoi sentimenti per Yuu, non riusciva nemmeno a pensare come sarebbe la sua vita senza di lui; così finalmente dentro di sé penso che doveva farsi coraggio e dirgli la verità, anche a costo di essere respinta.
    Intanto dal tetto della scuola quella ragazza misteriosa, la stessa che stava sul tetto di casa Kudou, per qualche motivo osservava Yuu e tra se e se disse: « Sono proprio curiosa di vedere cosa accadrà tra non molto. Ormai il primo scontro è vicino e non so quali sono le abilità di questo ragazzo. Dovrò accertarmene al più presto. ».
    In un'altra dimensione, parallela a quella in cui c'è la Terra, le forze del male si stavano riorganizzando per attaccare il mondo degli umani per vendicarsi dei torti subiti anni prima per mano degli stessi.
    « Finalmente compagni miei, siamo pronti per la nostra vendetta e questa volta non ci faremo sconfiggere da nessuno, nemmeno se dovessi incontrare qualcuno con il potere di un Dio o Dio stesso in persona. » disse Akumu, un Kishin cioè un antico Dio demone. Lui ed era temuto e rispettato da tutti proprio perché possedeva un potere immenso.
    Il suo aspetto era spaventoso, alto circa 1,90m, sul viso aveva una cicatrice vistosa che passava sull'occhio destro, aveva dei capielli neri come l'oscurità di quel posto e lunghi appena oltre le spalle, gli occhi erano abbastanza piccoli e rossi, aveva un fisico muscoloso e per finire spuntavano due corna dalle sue tempie, così appuntite da poter uccidere anche una persona.
    Aveva dieci fedeli maghi al suo fianco, tutti in grado di creare e controllare qualsiasi tipo di creatura malvagia come gli Ayakashi.
    Per quanto riguarda l'aspetto dei maghi, al momento non si conosce perché portano un mantello nero con un cappuccio.
    « Mio Signore, è un onore vederla di nuovo, abbiamo aspettato davvero tanto tempo prima di poterci vendicare. Speriamo soltanto che il nuovo possessore della katana e del quaderno non sia forte come l'ultimo che ci ha costretti a stare imprigionati in quel maledetto quaderno.
    Per questo credo che sia meglio se lo eliminassimo ora, sarebbe sicuramente più vulnerabile. » disse Ryota, il più forte tra quei maghi.
    « Per il momento limitatevi a creare nuove creature con i vostri poteri e successivamente darete l'ordine di attaccare. Voglio proprio vedere come se la cava il Prescelto. Inoltre, vorrei evitare di perdere elementi importanti come voi maghi. Sarà meglio non commettere errori di valutazione ».
    Ricordate che io potrei anche creare nuovi maghi ma per far questo ho bisogno di una grande quantità di energia e prima che io riesca a trovarne abbastanza devo recuperare tutte le mie forze. Ad ogni modo potete stare tranquilli perché molto presto vi permetterò di scendere sul campo di battaglia ma solo uno ad uno. Quello che voglio adesso è che iniziate nuovamente a creare un piccolo esercito da poter mandare nel mondo umano. ».
    « Sarà fatto mio Signore, iniziamo subito. ».
    « Inoltre questa volta dobbiamo riuscire a prendere sia la spada e sia il quaderno, anche se non sarà affatto semplice. Con quegli oggetti sacri saremo invincibili, potremo vincere anche contro tutti gli dei e contro i demoni delle altre grandi fazioni. Purtroppo per noi esiste un solo modo per ottenerli: far in modo che il loro possessore perda fiducia in questi due oggetti. Essendo strumenti divini rispondono alla purezza e alla fedeltà del possessore stesso. Anche se potremmo avere a che fare con qualche angelo mandato dagli dei non sarà per niente difficile riuscire in questa impresa, dato che gli umani perdono fiducia in se stessi e negli altri facilmente. Adesso mettetevi a lavoro. ».
    Sembrava proprio che la pace nel mondo stesse per finire, anche se il mondo umano non era minimamente a conoscenza di tutto ciò.
    Intanto la giornata scolastica di Yuudai andava avanti ma non nel migliore dei modi dato che si era addormentato durante la lezione, prendendosi anche una ramanzina dal professore.
    Finite le lezioni Yuu andò al club di arti marziali assieme al suo compagno Haruo per andare a esercitarsi; Yuu, in allenamento, raramente riusciva a colpire il suo avversario dato che non era molto portato per questa disciplina ma la scelse ugualmente per far contento suo padre. Quel giorno però, Yuu non aveva nemmeno la forza di stare in piedi; non appena inizio l'incontro il suo avversario, Haruo, provò subito a colpirlo con un pugno e l'unica cosa che fece Yuu, fu chiudere gli occhi. Mentre chiudeva gli occhi, pensò di voler schivare il colpo per evitare di farsi male e come per magia riuscì a schivare il colpo. Cadde il silenzio nella palestra; erano tutti sbalorditi dato che non era mai stato capace di schivare un colpo ravvicinato. Haruo tentò nuovamente di colpirlo ma nessuno dei colpi andò a segno. Allora Yuu pensò di voler provare ad attaccare e riuscì a mettere K.O. il povero Haruo con un solo pugno sul mento. Nella palestra si potevano sentire chiaramente i commenti degli altri presenti: « Ma è successo qualcosa oggi a Kudou? » oppure « Sicuramente oggi i suoi avversari non sono in forma, è impossibile che sia migliorato così tanto dall'ultima volta. ». Questi commenti da una parte davano fiducia a Yuu ma dall'altra lo facevano sentire davvero imbranato; a fine allenamento però tornò il sorriso sul viso di Yuu dopo aver ricevuto i complimenti da tutti i membri del club.
    « Aika devo raccontarti assolutamente una cosa che mi è successa oggi. » disse Yuudai appena vide Aika fuori al cancello della scuola.
    « Dimmi tutto Yuu. ».
    « Oggi stranamente al club non ho fatto le mie solite figuracce, riuscivo a schivare e dare i colpi ai miei avversari. Anche io sono rimasto sorpreso di questa cosa. In qualche modo mi sento diverso. Ora ti racconto com'è andata: questa volta eravamo io contro Haruo, come ben sai lui è il più forte del club e proprio per questo credevo di fare una figuraccia come sempre. Appena iniziato l'incontro, però lui ha provato subito ad attaccare e senza che me ne rendessi conto ero riuscito a schivare il colpo, subito dopo ha provato di nuovo ad attaccare e anche questa volta ne sono uscito indenne dato che in qualche modo ho schivato nuovamente il colpo. Ho, quindi, deciso di passare al contrattacco e sorprendendo tutti, ho colpito Haruo facendolo cadere a terra. Alzandosi mi ha detto che il mio colpo non l'ha nemmeno visto arrivare e in più mi ha fatto i complimenti per essere riuscito a metterlo in difficoltà per la prima volta da quando frequentiamo il club ».
    « Sono davvero felice Yuu, è la prima volta che ti vedo felice per qualcosa successa durante le attività del club. ».
    « Sì, in effetti sono felice anche io. ».
    « Come premio potresti anche venire a cena da me questa volta. » disse Aika sorridendo.
    « Come premio dici? Non penso che ci sia bisogno di un premio per una cosa così, però accetto volentieri l'invito dato che ieri sei venuta tu da me. ».
    « Sono davvero contenta! Cosa vorresti mangiare? ».
    « Per me è indifferente, qualsiasi cosa va bene, non voglio creare troppo disturbo a tua madre. ».
    Intanto i due continuarono a camminare mentre nell'ombra c'era sempre quella persona misteriosa che seguiva Yuudai.
    « Certo che quel ragazzo non sembra niente male nel combattimento, secondo me ci sarà da divertirsi! » disse la ragazza a bassa voce mentre si dirigeva sul tetto di Yuudai proprio come la notte precedente.
    « Mamma sono a casa! ».
    « Ciao Aika, tutto bene a scuola? Oh ma c'è anche Yuudai. ».
    « Buonasera signora Fuujii. ».
    « Mamma può restare a cena da noi questa sera, vero? ».
    « Ma certo tesoro, non c'è alcun problema. ».
    « Grazie mille signora. ».
    I due ragazzi dopo aver finito di cenare andarono per un po' a casa di Yuudai per vedere insieme delle vecchie foto, precisamente di quando erano piccoli.
    « Aika ti ricordi questa foto? ».
    « Certo che mi ricordo, è il giorno in cui quei brutti ragazzi avevano provato a darmi fastidio ma grazie a te non mi successe nulla; in quello stesso giorno mi inn... » Aika si mise subito una mano davanti la bocca, non credeva nemmeno lei che stesse per dirgli la verità.
    « Eh? E' successo qualcosa? ».
    « N-n-no nulla, tranquillo, mi era solo venuta in mente una cosa. » disse Aika con un piccolo sorriso.
    Accidenti a me, cosa mi passa per la testa? Stavo per fare un casino, non voglio che lo scopra proprio ora, dovrò prima capire quali sono i suoi sentimenti o comunque se c'è una possibilità. penso lei.
    « E questa te la ricordi Aika? ».
    « Mmm sì certo, è il primo giorno di scuola, precisamente il primo giorno di scuola media. Ero così imbarazzata, però per fortuna c'eri tu, eri l'unico che conoscevo; in quello stesso giorno abbiamo conosciuto Haruo e Nagisa. ».
    « Già, sembra passato un secolo da allora. Io in particolare ricordo il tuo viso rosso per la vergogna ma allo stesso tempo eri davvero carina. » disse Yuudai sorridendo verso Aika.
    « C-c-carina io? Dai non prendermi in giro. ».
    « Dico solo la verità! » rispose con aria seria, Yuudai.
    Ha detto che ero carina! Ha detto che ero carina! Ha detto che ero carina! Ha detto che ero carina! Ha detto che ero carina! Allora ci sono davvero speranze per me, sono così felice.
    « Yuu credo che si sta facendo tardi, sarebbe meglio continuare un altro giorno, poi sei anche molto stanco a causa della nottataccia. ».
    « Si forse hai ragione tu, la prossima volta continuiamo a guardarle insieme. ».
    Così alla fine Yuu accompagnò Aika alla porta d'ingresso e si salutarono.
    Anche questa sera sono stato proprio bene con Aika, è divertente ricordare insieme tutte queste cose e...
    All'improvviso nella stanza di Yuu comparve una luce accecante e dopo qualche secondo svanì.
    « E-e-e tu chi sei? C-c-come sei entrata nella mia stanza? Sei forse una ladra? » disse Yuudai subito dopo aver la ragazza misteriosa seduta sul suo letto.
    La ragazza era bellissima, non troppo alta, circa 1,65m e aveva la pelle chiara, capelli argentati, occhi blu, seno prosperoso, insomma sarebbe la ragazza ideale per qualsiasi ragazzo.
    « Non farmi ridere, io una ladra? In realtà sono qualcuno di cui avrai bisogno d'ora in poi mio caro Prescelto o se preferisci potrei anche chiamarti per nome o meglio ancora Yuu. ».
    « Come hai detto, scusa? Prescelto? Ti stai sbagliando, io non sono il Prescelto!!! ».
    « No non mi sbaglio, sei tu che hai aperto di nuovo quel quaderno facendo risvegliare tutti i demoni che si trovano in un'altra dimensione. Per questo sei il Prescelto. ».
    « Ma allora quel sogno... era vero, non era un incubo. » disse Yuudai con voce tremante; poi aggiunse: « Se è vero che sono il Prescelto cosa dovrei fare? E, inoltre, tu chi sei? ».
    « Una domanda per volta. Un Prescelto ha il solo compito di rimandare tutti i demoni nel quaderno. Non credo che tu abbia avuto il tempo di leggere dei nomi nel momento in cui l'hai aperto di nuovo. Risponderò anche alla tua seconda domanda, io sono Kazumi, un angelo guardiano mandato dagli dei per vegliare proprio su di te e inoltre ti aiuterò durante tutte le tue battaglie contro il male. Forse già questa mattina ti eri reso conto della mia presenza. ».
    « In effetti avevo la sensazione di essere seguito e osservato ma non credevo che fosse un angelo guardiano; stento ancora a crederci che cose simili possano esistere. Aspetta un momento, ora che ci penso questa notte in quel sogno prima di sentire quelle voci cupe ho visto una specie di angelo, sei forse tu quella persona?».
    « Ci hai messo un po' per capirlo ma è così, la scorsa notte ero proprio io. Gli dei in qualche modo hanno cercato di metterti in guardia ma tu, a quanto vedo, sei abbastanza diffidente e ottuso. ».
    « Kazumi, o come diavolo ti chiami, per me è difficile, molto difficile credere a questa storia. Voglio una dimostrazione che tu sia davvero ciò che dici di essere, cioè un angelo. ».
    «Va bene, mi aspettavo una reazione simile ma non importa. Allora guarda... ».
    All'improvviso Kazumi, avvolta da una forte luce, fece comparire le sue ali dalla schiena e questa era la prova che fece ricredere Yuudai, il quale stentava a credere ciò che i suoi occhi stavano vedendo in quel momento, così esclamò: « E' incredibile! Non ho mai visto niente di simile. Ti chiedo scusa per non averti creduto subito ma all'inizio sembrava una cosa così assurda. ».
    « Non preoccuparti Yuu, non mi aspetto che gli umani credano a simili storie. Come ti ho già chiesto nel sogno, ti chiedo di avere la tua fiducia, così potremmo combattere fianco a fianco aiutandoci nei momenti di difficoltà. Adesso vai a prendere la Heaven sword. ».
    « V-va bene, proverò a fidarmi di te, però io non sono molto abile nei combattimenti. Ad ogni modo, aspetta qui e torno. ».
    Così Yuudai scese nel ripostiglio e prese la katana e il quaderno.
    Yuu tornò nella stanza con la spada e il quaderno. Fece un'altra domanda a Kazumi: « Mi racconti brevemente la storia tra gli dei e i demoni? Non credo di aver capito molto di questa stramba storia. ».
    Lei replicò dicendo: « Va bene ti racconterò brevemente la nostra storia. ».
    Così iniziò il racconto.
    «Yuu devi sapere che fin dall'antichità, il bene combatteva contro il male avendo quasi sempre la meglio. Per la precisione c'era l'infinita guerra tra gli angeli a servizio degli dei e i demoni alleati con maghi molto potenti; era una guerra violenta in cui le vere vittime erano, purtroppo gli umani, dato che l'unico modo per combattere era scendere sul pianeta Terra. Gli angeli non avevano accesso al mondo dei demoni e gli stessi demoni non avevano accesso al mondo degli dei. C'era però, un modo per riuscire a sconfiggere i demoni senza creare troppi disastri sulla Terra e per far questo gli dei sfruttarono gli umani. Essi, ignari delle loro capacità, erano in grado di sconfiggere il male.
    Decisero quindi di consegnare al più puro di cuore, tra tutti gli abitanti della Terra, un'arma, precisamente una katana chiamata Heaven sword, capace di imprigionare i demoni e i maghi stessi all'interno di un quaderno magico.
    L'ultima guerra si concluse 17 anni fa con la disfatta dei maghi e dei demoni proprio grazie all'aiuto di un uomo dal cuore puro. Questa è la nostra storia » concluse l'angelo.
    Yuu rimase a bocca aperta, perché gli sembrava ancora tutto assurdo.
    « Bene Yuu, adesso dobbiamo fare un patto tra Prescelto e angelo guardiano. Compari Divine sword! Questa è la mia arma divina, non è potente quanto la tua ma è comunque forte abbastanza per tenere testa a un mago di alto livello. Comunque ora, dobbiamo dire insieme le seguenti parole: la mia spada sarà la mia anima e la tua fiducia sarà la mia forza. Non è finita qui però. Mentre diciamo queste parole l'uno deve conficcare la propria spada nel cuore dell'altro. Forza!» concluse Kazumi.
    « Ma sei forse matta? Dovrei farmi uccidere da te? Non se ne parla!» replicò Yuu.
    « Ma non morirai, farà solo un po' male. E poi non hai scelta! Se non stipuliamo questo accordo non potrò proteggerti e sarai vulnerabile. » disse Kazumi con tono più deciso.
    Ci furono attimi di silenzio nella stanza e alla fine Yuu spaventato dalle ultime parole del suo angelo custode si decide a stipulare il contratto.
    Si posizionarono uno davanti all'altro, mentre impugnavano le loro spade. Un attimo dopo Kazumi colpi Yuu proprio in corrispondenza del cuore e per un momento lui accusò il colpo ma un attimo dopo si rese conto di non essere in pericolo di vita.
    « Incredibile, non sono morto! Ora tocca a me! » disse Yuu.
    La spada di Yuu trapassò il cuore di Kazumi e ora i due dovevano pronunciare il giuramento.
    « LA MIA SPADA SARA' LA MIA ANIMA E LA TUA FIDUCIA SARA' LA MIA FORZA!!!».
    Comparve una luce bianca e accecante nella stanza e dopo circa 5 secondi svani. Il patto era stato stipulato.
    «Yuu non ti ho detto una cosa. Se dovessi perdere fiducia in me, potresti cadere nel mondo delle tenebre e così facendo la spada e il quaderno si trasformerebbero in oggetti malvagi. » disse Kazumi.
    « E me lo dici solo adesso? » disse Yuu, un po' seccato dal comportamento della ragazza.
    « Se te l'avessi detto avresti stipulato lo stesso il patto con me? » replicò la ragazza.
    « Certo che no! » rispose Yuu.
    « Comunque vedrai che domani vedrai le cose in modo diverso. Ti lascio riposare. Buonanotte, Yuu. » disse sorridendo Kazumi.
    L'attimo dopo Kazumi sparì, ma in realtà lei se ne andò semplicemente sul tetto di casa Kudou.
    « Ehi!!! Aspetta un att...» provo a dire Yuu, ma era troppo tardi.
    Così rimurginando su tutto quello che era accaduto provò a dormire.


    Piaciuta questa seconda parte? :) :)

    Edited by Harem_King - 30/4/2017, 14:31
     
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