Feelings Cap 4

MrNk583

Posted on 18/2/2017, 11:16

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Sveglia ore 7:30, fine delle vacanze.
Nonostante abbia cercato di mantenere una routine abbastanza normale, lo restare sveglio fino a tardi è un must del periodo di vacanza, quindi non avrei mai potuto andare a letto presto... E' stato un grave errore, ho le borse sotto gli occhi e quasi non riesco a tenerli aperti, dannato internet che non mi fa andare a letto ad un orario decente.
In qualche modo riesco a mettere il piede fuori dal letto e mi alzo, tra uno sbadiglio e l'altro mi dirigo verso il bagno strofinandomi ancora gli occhi addormentati; dopo qualche minuto la porta del bagno si apre ed esce Nikari con indosso il pigiama, un ridicolo pigiama con gli orsetti rosa, tipico delle tredicenni, non capisco perchè non se ne compra uno più adullto, in fondo ha quasi 18 anni ormai, dopotutto non è affar mio, no? Ha i capelli spettinati, quasi scoppio a ridere per come è conciata, sembra che abbia litigato col phon, uscendone miseramente sconfitta, "Che hai da guardare?" mi chiede minacciosament, "Io? Niente" rispondo sogghignando, "Scemo" dice dandomi un colpo sulla spalla e dirigendosi verso camera sua.
Finalmente il bagno è mio, a quanto pare i miei sono già usciti, per fortuna, almeno posso fare colazione in santa pace, senza essere colpito da sguardi fulminanti tutto il tempo; mi lavo la faccia con acqua fresca, d'altronde sta arrivando sempre di più l'estate per cui la temperatura continua ad alzarsi sempre di più; prendo il mio spazzolino, dentifricio, e comincio a lavarmi i denti; sento che pian piano il corpo inizia a svegliarsi, "Era ora" penso, scacquandomi la bocca; torno in camera, chiudo la porta e comincio a vestirmi, odio la divisa scolastica, questa camicia bianca con cravattino, pantaloni eleganti e scarpe nere, è una divisa scolastica non un dannato abito da sera! Questo stile non fa proprio per me ma, ahimè, il regolamento obbliga agli studenti di vestirsi così; preparo la cartella, oggi abbiamo matematica, mia arcinemica da sempre; vado in cucina per fare colazione, qualcosa al volo che sono già in ritardo, lì c'è seduta lei, che sta preparando delle fette di pane bianco con marmellata alle fragole e succo di frutta, colazione genuina e nutriente; "Siediti e mangia, la colazione è il pasto più importante della giornata" mi dice, "Non vorrei fare tardi, i professori si arrabbieranno se dovesse accadere" dico io, "Non preocciparti, oggi è il giorno di rientro dalle vacanze, non saranno severi, d'altronde anche loro erano in vacanza, no? Sta tranquillo e prenditi il tuo tempo per mangiare" mi incita; accolgo i suoi consigli e mangio non calma, è una colazione preparata scrupolosamente, ho intenzione di gustarmela; il sapore della marmellata col pane è davvero buono, deve essere una marca abbastanza pregiata, anche il succo alla pera, il mio preferito, è di mio gradimento; "Buono?" mi chiede, "Si" rispondo, "Sono contenta" dice sorridendo; "Ti va di fare la strada con me? Non mi va di stare sola" dice rivolgendosi a me, "Sicura che per te vada bene? Non vorrei che la gente si facesse strane idee" le chiedo, "Beh te lo sto chiedendo io, se non mi andasse bene non lo chiederei affatto" dice con tono ironico.
Finiamo di fare colazione, prendiamo le cartelle ed usciamo di casa.
Fuori il tempo è sereno, nemmeno una nuvola in cielo, il sole è abbastanza caldo, sembra quasi una giornata estiva; la nostra scuola non è molto lontana da casa, giusto qualche isolato e diversi semafori.
Lungo la strada Nikari inizia a comportarsi in modo strano, facendo strane domande del tipo "Vuoi bene a tuo padre?" o "Come ti sembra mia madre?", io cerco sempre di sviare il discorso, non mi va di rispondere a questo genere di interrogativi, e, vedendo la mia faccia, mi chiede scusa e cambia discorso. Arrivati al semaforo ci fermiamo, è appena scattato il rosso, lo abbiamo perso per poco, ci si affianca una ragazza, "Battiamo la fiacca, Kazuhito-san?" (si, è il mio cognome), era la rappresentante della mia classe, Nakamura Tsuyo, a scuola si può dire che fosse la fotocopia di Nikari, voti brillanti, ottimi risultati nello sport, insomma la sua rivale, anche se erano ottime amiche; "Nikari-chan come hai passato le vacanze? Mi sei mancata tantissimo!" le chiede, "C-come al solito; ora scusate ma vado avanti, non vorrei fare tardi" risponde correndo via, "Che le è preso" penso "Non era lei a dire che il primo giorno i professori tendono a lasciar correre? Che strano comportamento", "Non è questo il modo di comportarsi con LA SUA MIGLIORE AMICA dopo tanto tempo che non ci vediamo, inconcepibile! All'intervallo andrò a torturarla col solletico, vedrà cosa accade a chi fa un torto a NAKAMURA TSUYO-SAMA" urla correndo via; che è strana questa ragazza, si ritiene talmente importante da affibiarsi il "sama" da sola, senza speranze.
Durante le lezioni il mio pensiero è fisso su Nikari, "Cosa le era successo per reagire in quel modo davanti alla sua amica?" "E quelle domande?" "Cosa passerà per la testa di quella zuccona?", queste domande ed altre hanno popolato la mia mente per tutta la mattinata; arriva l'ora di pranzo, sono deciso ad andare da lei per chiederle spiegazioni, tuttavia non riesco a trovarla in classe, chiedo ai suoi amici e mi dicono che si è alontanata al suono della campanella, aveva delle cose da fare da parte della professoressa, qualcosa riguardante l'archivio, quindi è occupata, meglio aspettare l'uscita da scuola; torno in classe, mi siedo per pranzare, apro il cestino del pranzo preparato da Nikari, inutile dire che quella donna, sua madre, non si degna neanche di preparci il pranzo, è "impegnata col lavoro"; il cibo sono semplici onigiri, ripieni con salsa di fagioli dolci, davvero buoni; mi si avvicina un mio compagno, anzi, l'unico vero amico che ho, Sasaki Makoto, dice sempre che Makoto è un nome femminile e che suo padre era ubriaco quando lo ha scelto, quindi si fa chiamare Koto dagli amici; "Yo Kou! All'uscita ti va di venire con me nel nuovo locale che ha aperto? C'è il "mangia tutto ciò che puoi a solo 200 yen al pezzo", è un'occasione da non perdere!" (si, è un patito del cibo, ma è un bravo ragazzo) mi chiede, "Scusa Koto, oggi non posso, devo tornare subito a casa che ho delle faccende da sbrigare, facciamo un altro giorno, ok?" rispondo a malincuore, "Ah... Va bene dai, aspetterò te per andarci, solo non farmi aspettare settimane intere" dice con sguardo pungente, "Va bene va bene, non preoccuparti" dico facendo "ok" con la mano.
Il tempo passa e le terminano le lezioni, sistemo le mie cose e mi dirigo all'armadietto per mettermi le scarpe; sull'armadietto c'è attaccato un biglietto, è da parte di Nakamura, c'è scritto "Pigrone, domattina facciamo la strada insieme, voglio parlarti, Nakamura Tsuyo-sama"; "Chissà cosa vorrà, avrebbe potuto dirmelo in classe invece di lasciarmi un bigliettino" penso; mi metto le scarpe ed esco da scuola; mi aspettavo di trovare Nikari ad aspettarmi al cancello, invece non era lì, quindi finisco per tornare a casa da solo; arrivato a casa trovo Nikari seduta in soggiorno a leggere un libro, "Come mai non mi hai aspettato? Credevo che tornassimo insieme come stamattina" le chiedo, "Non volevo che "la gente" si facesse un'idea sbagliata" risponde lei, "Ma hai detto che per te andava bene", "Per me si, il problema è cosa pensano di te" dice lei, "Non capisco" le dico, "Lascia perdere, so io di cosa sto parlando" detto questo, chiude il libro e va in camera sua; davvero non capisco che le stia prendendo, è molto strano, sembra quasi che non sia più lei.

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Edited by MrNk583 - 4/3/2017, 09:46