もえてきたぞ
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L'anno scorso avevo provato a scrivere una storia, però poi ho abbandonato perché richiedeva troppo tempo... oggi ho deciso di farvi leggere ciò che avevo scritto.. per adesso ho giusto un paio di capitoli (che probabilmente saranno divisi a loro volta perché troppo lunghi).
Capitolo 1 - Il sogno
« Yuu svegliati o farai tardi a scuola! ».
Accidenti ha ragione mia madre, devo proprio sbrigarmi; ogni mattina è la stessa storia, non riesco mai a fare colazione come si deve e devo correre per arrivare in orario a scuola.
Yuudai Kudou è il protagonista della storia ed è un ragazzo di 16 anni, alto, capelli e occhi scuri; caratterialmente è gentile e un po' ingenuo e inoltre è un appassionato di anime e manga.
« Mamma, allora io vado, buona giornata ».
«Buona giornata anche a te, tesoro».
Non appena uscito da casa, Yuudai, stava per suonare il campanello di casa Fujii per chiamare la sua amica d'infanzia Aika Fujii ma proprio un attimo prima di suore lei uscì dalla porta di casa.
« Buongiorno Aika, sei in ritardo anche tu questa mattina? » e lei replicò « Buongiorno anche te, Yuudai. Purtroppo si, questa mattina non ho proprio sentito la mia sveglia ». Sì, loro due si chiamiamo per nome.
Aggiunse, poi, Aika: «Forza Yuudai, dobbiamo sbrigarci altrimenti arriveremo tardi ».
I due ragazzi, allora iniziarono a camminare più velocemente per non fare tardi a scuola.
Aika 16 anni anche lei, era una ragazza semplice aveva dei lunghi capelli rossi legati solitamente con un fiocco blu, aveva gli occhi verdi e abbastanza grandimentre dal punto di vista caratteriale era una ragazza molto timida e diffidente.
Frequentano la stessa scuola superiore ad Okinawa e la nostra Aika è iscritta al club di pallavolo di cui ne è sia il presidente e sia il capitano e durante gli ultimi campionati studenteschi la sua squadra si è messa in mostra, proprio grazie a lei, classificandosi al primo posto. Per quanto riguarda Yuudai, invece, è iscritto al club di arti marziali ma a differenza di Aika non si è mai messo in mostra per il suo talento tra gli altri componenti del club. Yuudai, però, è un ragazzo del cuore d'oro ed è gentile con tutti; basti pensare che quando era ancora bambino difese Aika da un gruppo di bambini più grandi di qualche anno e nonostante fosse pieno di lividi a causa delle botte che prese, era comunque orgoglioso per essere riuscito a salvare la sua amica. Da quel momento Aika iniziò a vedere Yuudai in modo diverso fino al giorno in cui si rende finalmente conto di essersi innamorata di lui; quello che più ama di lui è proprio la sua gentilezza e il suo bisogno di aiutare gli amici in difficoltà.
Intanto i nostri amici arrivarono a scuola, proprio quando stava per suonare la campanella.
«Buongiorno Yuudai!» disse Haruo Inoue, miglior amico di Yuudai.
Haruo, miglior amico di Yuu, era un ragazzo sempre allegro a cui piaceva scherzare molto e inoltre faceva parte dello stesso club del suo amico.
«Buongiorno anche a te, Haruo».
«Beato te, sei sempre in ottima compagnia. Vorrei avere anche io una ragazza così carina!».
«Ma quante volte devo ripeterti che io e Aika non siamo fidanzati? Siamo solo due semplici amici d'infanzia che tutte le mattine vanno a scuola insieme.» disse Yuudai; dato che lo disse ad alta voce anche Aika non poté far a meno di sentire.
Sentendo quelle parole, Aika era diventata rossa in viso e in quello stesso momento la sua amica Nagisa si era accorta di qualcosa, così le chiese: «Ehi Aika, va tutto bene?».
« S-Si Nagisa, non preoccuparti ».
Nagisa continuò dicendo: « Dai si vede lontano un miglio che c'è qualcosa di strano, sei diventata rossa all'improvviso. Si tratta di Kudou, vero? ».
Rispose Aika: « M-M-Ma Nagisa cosa ti salta in mente? I-Io e Yuudai siamo solamente amici. Sicuramente il fatto che con me è sempre gentile non mi dispice. ».
Nagisa era una ragazza apparentemente tranquilla perché bastava poco per farle saltare i nervi.
Durante la pausa pranzo, di solito, Yuudai, Aika, Haruo e Nagisa stavano inseme mentre mangiando il loro pranzo; Yuudai porta con se sempre pranzi invitanti dato che sua mamma è molto brava a cucinare. Anche Aika, però, se la cava molto bene ai fornelli, infatti ogni mattina prepara da sola il suo pranzo.
All'improvviso, mentre tutti stavano mangiando, Haruo punzecchiò di nuovo Yuu, dicendo: « Allora, Yuudai e Fujii, voi due uscite insieme? ».
Calò il silenzio tra loro quattro ma dopo qualche secondo Yuudai e Aika dissero all'unisono: « Non dire assurdità, stupido. » ma entrambi lo dissero senza esserne convinti.
« Hanno proprio ragione Inoue, sei solo uno stupido. Ora assaggerai la potenza del mio destrooooooo! » Disse Nagisa mentre colpiva in pieno volto il povero Haruo.
« Perché deve finire sempre in questo modo con te? » disse Haruo con il sangue che usciva dal naso.
« Perché te lo meriti, parli sempre a troppo per i miei gusti. » replicò Nagisa.
Non contento, Haruo, provocò Nagisa dicendo:
« Non lamentarti se tutti dicono che sei un maschiaccio e nessun ragazzo ti guarda! ».
Allora, Nagisa, con sguardo minaccioso disse: « Stavolta te la sei proprio cercata brutto cretino. Ti distruggo questa voltaaaaa!!! ».
I due continuarono così fino alla fine del pranzo; Nagisa e Haruo sono ottimi amici ma si prendono in giro a vicenda, anche se alla fine quello che ci rimette è proprio Haruo a causa del carattere di Nagisa.
Finite le lezioni, Yuudai e Aika, uscirono da scuola ma prima di tornare a casa, come al solito, si fermarono ad un supermercato per comprare qualcosa per la cena.
Yuudai durante il tragitto chiese ad Aika: « Aika ti andrebbe di venire a cena da me questa sera? Sai i miei genitori non ti vedono da un po' di tempo, sono certo che li faresti contenti.
Naturalmente fai felice anche me. ».
Pensò Aika: mi ha davvero chiesto di andare a cena da lui. No, meglio non farsi illusioni. Ha detto che mi ha invitata perché i genitori hanno voglia di vedermi. E se fosse stata solo una scusa per passare la serata insieme? Aika, basta! Non pensare troppo.
Aika rispose: « Va bene Yuu, l'importante è non fare troppo tardi perché domani dobbiamo andare a scuola.»
Sentendo quelle parole, dal viso di Yuudai si capiva chiaramente che fosse felice.
« Sono a casa » disse Yuudai non appena entrò in casa. Poi aggiunse « Mamma, papà stasera Aika si ferma a cena da noi ».
« Ciao tesoro. Ciao Aika, è davvero un piacere averti con noi. Hai chiamato casa per avvertire? » Disse Hana, la madre di Yuudai.
Hana era una donna affascinante di 36 anni, alta, capelli castani chiaro di lunghezza media, occhi azzurri e aveva un fisico ancora invidiabile da parecchie donne della sua stessa età.
Allora Aika rispose gentilmente: « Sì signora, non c'è alcun problema per i miei, tanto per tornare a casa devo solo attraversare la strada ».
«Benissimo Aika, allora mettiti pure comoda e aspetta che sia pronto » disse Hana.
« Ma no signora, mi permetta di aiutare a fare qualcosa » disse Aika con tono deciso.
Allora Hana disse con un sorriso: « Non preoccuparti, è quasi pronta la cena ».
Qualche minuto dopo, Hana disse che la cena era pronta.
Nella casa di Yuudai si respira sempre un'aria felicità, i genitori vanno d'amore e d'accordo e inoltre il padre di Yuudai, Kioshi, riesce a garantire una certa tranquillità economica grazie al suo lavoro di impiegato presso un ufficio pubblico; Hana , invece, fa saltuariamente la sarta e in particolare si occupa di creare o aggiustare vestiti tradizionali giapponesi.
Kioshi, come Hana, aveva 36 anni, leggermente più basso di Yuudai, aveva i capelli molto corti e neri, gli occhi erano piccoli e scuri e fisicamente era molto simile a suo figlio anche se un po' più robusto.
« Che piacere averti qui con noi, Aika, dovresti venire più spesso. Sai anche se non si nota anche Yuudai è più felice quando ci sei » disse Hana.
Yuudai con grande imbarazzo disse: « Mamma, cosa stai dicendo? Smettila di mettermi in imbarazzo ».
« Dai Yuudai, non essere timido, dopotutto Aika è una bella ragazza » disse Kioshi.
Yuudai rispose di nuovo con imbarazzo: «Papà, ti prego, non ti ci mettere anche tu ».
Dal viso di Aika si poteva notare un piccolo sorriso e dentro di sé pensò: Chissà cosa pensa davvero di me. Chissà se mi vede ancora come la sua amica d'infanzia. Chissà se mi vede come una ragazza normale. Forse è meglio non pensarci troppo.
Mentre pensava quelle cose l'espressione sul viso di Aika cambiò, si potevano notare gli occhi persi nel vuoto e il viso leggermente rosso e così Yuudai le chiese: « Aika va tutto bene? Sei tutta rossa. ».
« Ma no, Yuudai, cosa dici, va tutto bene. Ho solo un po' caldo. » rispose Aika.
Accidenti devo stare più calma. Aika controllati o prima o poi capirà che mi piace, pensò Aika.
« Scusami Aika, non era assolutamente mia intenzione metterti in imbarazzo. » disse sorridendo Kioshi.
« Non si preoccupi, mi ha solo colto di sopresa, tutto qui. » rispose Aika, con un sorriso appena accennato.
Finita la cena Yuosuke e Aika andarono a vedere qualche anime in televisione e solo verso le 23 Aika tornò a casa. Quella sera il tempo volò, i due ragazzi furono davvero contenti di aver passato una serata insieme.
« Yuudai, ti ringrazio per questa bella serata, la prossima volta, però, verrai tu da me. Ah, un'altra cosa, ringrazia anche i tuoi genitori per avermi ospitata. » disse Aika.
Poi rispose Yuudai: « Figurati, i miei sono sempre contenti di averti a casa; e comunque verrò da te molto volentieri però porterò io qualche anime da vedere dopo mangiato o magari potremmo vedere delle foto di quando eravamo piccoli. ».
Rispose con un sorriso Aika: « Va bene. Allora a domani Yuu, buonanotte ».
Anche Yuudai diede la buonanotte ad Aika però lui non entrò in casa fin quando Aika non entrò in casa sua. E' sempre stato molto protettivo nei suoi confronti.
Una volta tornata a casa Aika, anche Yuudai entrò in casa ma prima di andare a dormire aveva ancora una faccenda da sbrigare: trovare qualche anime da vedere insieme ad Aika.
Allora, per la prossima serata con Aika devo assolutamente trovare qualche anime carino tra i miei DVD o magari anche rivedere qualche vecchio album di fotografie di quando giocavamo insieme da bambini, pensò Yuu.
« Papà, sai dov'è la scatola con i DVD e le foto? » disse Yuudai ad alta voce.
Rispose Kioshi: « Sono fuori, nel ripostiglio ».
Allora Yuudai ringraziò suo padre e andò subito a cercare queste cose anche se si era fatto tardi.
Allora vediamo dove possono essere queste cose. Oh, ecco la scatola, forse sono lì dentro.
Che strano, questa scatola non credo di averla vista prima d'ora. E c'è anche una bellissima katana vicino questa scatola. Vediamo un po' cosa c'è dentro.
Una volta aperta la scatola Yuudai si rese conto che all'interno c'era soltanto un vecchio quaderno così decise di aprirlo; mentre sfogliava il quaderno, senza rendersene conto, tutte le cose scritte stavano man mano scomparendo. Sull'ultima pagina, però c'era scritta una strana frase: "Solo colui che è scelto dagli dei potrà impugnare la katana leggendaria, conosciuta come Heaven Sword, usata per imprigionare tutti gli spiriti malvagi che abitano nel nostro mondo.
Nel momento in cui un nuovo prescelto apre il quaderno tutti gli spiriti imprigionati in precedenza vengono liberati. Se sei un Prescelto preparati ad affrontare una vita piena di ostacoli ma per ogni ostacolo superato ti verrà dato sempre più potere fino ad avere il potere pari a quello di un Dio. Solo così potrai sconfiggere il più grande demone di tutti i tempi".
Dopo aver letto queste parole Yuudai pensò: è mai possibile che al giorno d'oggi si crede ancora a storie come queste? Certo, vicino la scatola c'era anche questa katana ma è sicuramente di mio padre dato che ha sempre avuto una passione per le katane e le spade. E' impossibile che questa storia sia vera. La fine del mondo? Sono solo sciocchezze.
Poi Yuudai riuscì finalmente a trovare sia i DVD e sia le fotografie di quando era bambino; così finalmente andò a dormire.
« Ehi, dove sono? E' tutto buio, che posto è? Non c'è nemmeno un piccolo raggio di luce. Non capisco, ero a casa, nel mio letto fino a poco fa. Si vede qualcosa adesso. Ma cosa c'è qui a terra? E' solo un quaderno; vediamo cosa c'è scritto. Erano le stesse cose che lui aveva letto poco prima. Cos'è questa luce accecante?» disse Yuudai.
All'improvviso vide una sagoma, era una ragazza nuda con dei capelli biondi, il volto non era molto chiaro ma la cosa più strana erano le due ali che le spuntavano da dietro la schiena.
« Tu sei il Prescelto, d'ora in poi io combatterò al tuo fianco. L'unica cosa che ti chiedo è di avere sempre fiducia in me perché solo così posso starti vicino. Non preoccuparti per adesso, mi farò vedere non appena sarà il momento! ».
Poi divento tutto scuro all'improvviso e si potevano sentire delle voci, le quali dicevano: « Finalmente ci hanno liberati, porteremo il caos nel mondo, nessuno potrà fermare la nostra vendetta. ».
« Anf anf... era solo un sogno eppure sembrava così reale. Quel quaderno era uguale a quello che ho trovato nel ripostiglio, non è possibile che quella specie di profezia si vera. Forse mi sono lasciato suggestionare da quelle parole assurde. » disse Yuudai a se stesso.
Poi si rese conto che erano appena le 3 del mattino e cercò di addormentarsi nuovamente sperando di non avere ancora degli incubi simili.
Certo che quelle voci erano davvero inquietanti, mi vengono i brividi se ci penso. Invece quella ragazza sembrava un bellissimo angelo. Meglio se provo a dormire adesso, pensò Yuudai prima di addormentarsi. Dopo pochi minuti stava già dormendo beatamente e, per lui si fece subito mattina. Appena sveglio guardò la sveglia e come al solito era in ritardo e, così il tempo a disposizione per prepararsi e fare colazione con calma non c'era; mentre si preparava Yuudai stava pensando ancora al sogno della notte precedente e aveva una brutta sensazione, come se quello non fosse un semplice sogno.
Ditemi se siete almeno un pochino curiosi di sapere come continua e soprattutto cosa ne pensate 
Edited by Fantastik07 - 26/4/2017, 17:51
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